18 dicembre 2017

Cari semestrali...

Cari semestrali, 
semestrali come lo ero io, che ora quasi sicuramente vi state chiedendo “chi me l’ha fatto fare a scegliere un semestre?”, vi starete chiedendo se la vostra esperienza sia abbastanza, se sia completa così o se mancherà sempre qualcosa.
Vi starete chiedendo, se la vostra esperienza sia all’altezza, ma soprattutto se siete pronti 
Pronti per mollare tutto, tutto ciò per cui avete lavorato duro per mesi, perché siamo sinceri, è di questo che si tratta 
Divertirsi, sentirsi indipendenti, sentirsi vivi 
Tutto per pochi mesi 
Una vita, una quotidianità che di giorno in giorno è diventata la vostra quotidianità 
E ora dovete mollare tutto no?
A voi, cari semestrali vorrei permettermi di dire delle cose, cose che ho capito col tempo, il tempo che sarà il vostro più grande amico e nemico, il tempo che vi aiuterà a metabolizzare, ma mai a dimenticare 
Non dimenticherete mai niente, non dimenticherete ogni singolo profumo che andrete ricercando in Italia, spaesati con gli occhi verso il cielo a pensare se sia davvero lo stesso cielo 
Non dimenticherete ogni singola passeggiata, non dimenticherete il percorso per andare a scuola, le metro, gli autobus e i vostri luoghi preferiti, e neanche quelli che odiate.
La vostra esperienza è stata unica, grande, bella e rara come tutte le altre, e vi dico una cosa in confidenza 
Il semestrale, a mio parere, è forse più difficile: lasciare tutto quando inizia ad essere PERFETTO, inizia ad essere oltre che quotidiano e vostro anche naturale.
Mollate tutto quando inizia la discesa ed è così che tornate e vi trovate a scalare un’altra salita, un’altra immensa salita.
Siete forti, ricordate ricordate e ricordate, non fate come ho fatto io che vi ritrovate a voler raccontare ogni singola cosa a settembre, parlatene subito, apritevi subito, anche se la gente ne avrà la nausea, e se nessuno vi ascolta scrivete a me, che mi piace ascoltarvi e sentirvi raccontare.
Il racconto di una vita sarà sempre infinto, non smetterete mai di parlarne e raccontare, ogni cosa vi riporterà a casa, ogni cosa, anche ciò che ora vi può sembrare banale come il profumo immenso della cannella che ora è uno dei miei preferiti, è un profumo che sa infinitamente di CASA.
Siate sicuri che questi mesi vi hanno cambiato la vita per sempre


E quando sentirete il motore dell’aereo partire, accelerare per prendere il volo, ricordate e non dimenticate che l’aereo volerà ma il vostro cuore, una parte di voi, sarà sempre tra quelle strade, quei sentieri, le scorciatoie, le corse alla fermata dell’autobus, quella scuola, quella casa e la vostra cameretta di cui, per lo meno io, resterò sempre gelosa.




24 agosto 2017

Partire è difficile, tornare va oltre.

Apro questo blog dopo molti mesi, mesi in cui forse ti sarai chiesto dove sono finita, prima di iniziare ti copio due piccoli post che durante questi mesi avevo scritto, ma mai ho pubblicato.

19 Dicembre 2016

"Credo di pubblicare più avanti ciò che segue, se no la sorpresa potrebbe non esserlo più.
Biglietto di ritorno arrivato, consegnato a destinazione. 
Forse è già arrivato il tempo di pensare a smontare di nuovo gli armadi e impacchettare tutto, mettere tutto in valigia. Quelle valige montate e smontate tante volte ormai negli ultimi mesi, quelle valige che hanno significato "casa" e ora continueranno ad esserlo, perchè saranno state con me in  quella che è la mia casa.
Biglietto arrivato, consegnato al perfetto destinatario, tutto liscio, stavolta, nessun errore, nessun impaccio. Sento come se debba lasciare una parte di me, come se mi dovessero portare via quel sogno che tanto ho voluto e che sta per finire. 
Ecco, il mio sogno non è più tale, il mio sogno, sta andando a finire.
Avrei voluto finisse più in là, ma purtroppo non ho potuto e forse è meglio così, è meglio per tante cose che non sto qua a spiegare. 
Ci sono arrivata da sola, da sola mi sono creata una nuova vita, una vita senza risposte.
La mia seconda famiglia, il mio secondo Paese e i miei amici e tutti gli altri che ancora incotrerò, a tutti GRAZIE.
Le emozioni più strane, belle, le sofferenze, i pianti e la voglia di tornare a casa. Quella casa che è sempre più vicina,quella casa che ora è un po' anche qua.
Sto per piangere perchè ora di questo sogno rimane poco, ma tutto da vivere."


14 maggio 2017


"Hey, eccomi
Beh ti devo raccontare un bel po' di cose;
Si, sono tornata, è stato bruttissimo andarmene, ma è stato altrettanto emozionante tornare, perché oltre i miei genitori e mia sorella nessun altro lo sapeva!
No, non ho pianto, ho lasciato tutti col sorriso, una settimana prima la mia host mum ha organizzato una festa di "arrivederci", al bowling, con le mie migliori amiche, mi hanno riempita di regali ed è stato molto molto bello. La sera prima sono uscita con le mie amiche più strette e poi sono andata a cena con la famiglia, e poi siamo tornati a casa e abbiamo preparato il mio dolce preferito! (quanto mi manca, mi consolo con la pizza).
All'aeroporto c'erano i miei genitori e coloro che sono state mie sorelle durante questa esperienza, le due ragazze sarde che mi mancano moltissimo, ma fortunatamente tra pochi mesi le riabbraccerò.
Come già detto no, non ho pianto, per lo meno non subito, volevo mi ricordassero così felice e spensierata, ma prima di andare mi hanno dato due lettere (che conservo nel cassetto del comodino come il tesoro più grande)e con quelle si, sono scoppiata a piangere come una bambina..."


Ormai sono passati tanti mesi dal mio ritorno e non so perché, ma la malinconia e la nostalgia anziché diminuire aumentano giorno per giorno.
Ecco, ci preparano molto a partire, ci preparano molto su come vivere la nostra esperienza, ma nessuno ci dice com'è il ritorno a casa.
Diciamo che a parte la tristezza del giorno, ho avuto la fortuna di passare il primo weekend in Italia a Roma con dei miei amici di diverse parti d'Italia, ho ricevuto un sacco di sorprese e mi sono sentita per due giorni la persona più felice del mondo!
Era la sera del 29 Gennaio 2017 quando ho preso quel volo che mi avrebbe portata a casa, il padre di una mia amica mi accompagnò a Fiumicino, lo salutai e andai dritta al check-in!
Ovviamente i miei bagagli non avrebbero mai superato i controlli, allora mollai zaino e bagaglio a mano a dei simpatici signori Svizzeri che mi tennero tutto al sicuro per tutto il tempo che impiegai per fare il check-in, così tornata da loro li ringraziai e rimasi con loro fin quando la hostess non si distrasse un minuto e allora afferrai tutto e mi diressi verso i controlli di sicurezza!
Il volo era (ovviamente) in ritardo e mi toccò aspettare al gate per più di un'ora!!!

Erano forse le 11, quando il mio volo atterrò ad Alghero, appena vidi i miei genitori e mia sorella fu una sensazione strana, sembrava non li vedessi da una settimana, ma ho avuto la sensazione come se non mi conoscessero, o per lo meno come se conoscessero solo una parte di me, e in realtà così è stato!

Prima cosa che disse mia madre "da domani a dieta!", ebbene si, i miei favolosi 13 chili si vedevano e non poco, ma fortunatamente ora non ci sono più!
Appena arrivata a casa sono corsa dalla mia migliore amica, dovevi solo vedere la sua faccia quando la madre ha aperto il portone!
Neanche le altre mie amiche lo sapevano, la mattina ho preso il pullman più tardi e mi sono diretta a scuola,erano le 9,  sono entrata ed era tutto così estremamente strano, ma stavo bene
Dopo aver trovato la porta della mia classe mi sono fermata a guardarla, "4°B"  lessi, è stato un po' come il primo giorno di scuola, un po' speciale
In quel momento mi passavano per la testa tanti pensieri, "chissà se sono felici del mio ritorno", "chissà che faccia faranno", "chissà come sono le nuove compagne"
Insomma, alla fine mi sono decisa e ho bussato, appena sono entrata ho visto tutte le facce scioccate che dicevano "ELEONORA", sono subito andata verso la mia bancata e tutte hanno iniziato a piangere ed abbracciarmi e in tutto ciò tutti, me compresa non stavamo capendo molto!
Durante tutta la giornata è stato un continuo susseguirsi di sorprese, abbracci, pianti e "Oddio non ci credo sei qua".

Ora che i mesi sono passati, la Finlandia mi manca ogni giorno di più

Da un paio di mesi è tornata anche colei che durante il mio exchange è stata la mia forza, è stata la mia spalla su cui piangere e finalmente dopo cinque mesi ho riabbracciato e a cui ora posso rompere le scatole quasi ogni volta che mi va. E' veramente una delle poche, pochissime persone con cui sto bene, perchè conosce la me completa, perchè ha vissuto i miei stessi tramonti, conosce i miei stessi profumi, i miei stessi sapori e le mie stesse emozioni. Colei che non finirò mai di ringraziare abbastanza.

Ora vorrei solo tornare a un anno fa, vorrei poter rivivere tutto quel bellissimo sogno, che ora se non riguardo le foto mi sembra solo tale, a volte sembra che io non abbia vissuto tutto ciò che realmente è stato. Mi manca tutto più che mai, una parte di me sarà in Finlandia per il resto dei giorni.


Più riguardo le foto della mia esperienza e più trovo una me felice, che così felice non so quando lo sarà di nuovo.


la tua, Ele.





Una me felice in giro per Helsinki.