28 febbraio 2016

Un consiglio da un'INESPERTA. What is a dream?


Rieccomi, sono di nuovo io, non c’è nessuna particolare novità, ma vorrei parlarti di un argomento che mi sta accompagnando in questi mesi. Vorrei parlarti dei sogni, e dei sognatori. Credo che chi ha un sogno debba inseguirlo, fino alla fine. Ma ti chiederai cosa sia un sogno, uno di quelli veri.
Magari sbaglio e forse, anzi, molto probabilmente la penserai diversamente.
Per me un sogno è..., okay sembra l’inizio di un tema di terza elementare, ma l’innocenza con cui voglio spiegartelo è più o meno la stessa, il sogno in sé è qualcosa di innocente, è quella parte bambina che rimane di noi, è ciò che ti spinge a crederci anche quando sembra impossibile che si possa realizzare. Non è importante cosa sia, se qualcosa la desideri davvero, se fai di tutto affinché si realizzi, son del parere che si realizzerà,
"E' facile dirai, tu l'hai realizzato ed è normale che la pensi così" sicuramente è quello che penserai, lo farei anche io,ma ecco tendo a precisare che prima che tutto questo si realizzasse concretamente anche io speravo, anche io ho dovuto credere e ho dubitato del mio sogno, e fidati che tutt'oggi continuo a sperare che si realizzi perché ancora stento a crederci.
Certo, non sempre la positività è prevalsa, ci sono stati molti momenti in cui ho avuto voglia di non avere un sogno o uno di questa grandezza alla mia età, ci sono state volte in cui ho provato a scordare di avere un sogno, volte in cui credendo di essermi illusa troppo ho provato a cancellare un sogno, e ripetevo a me stessa che non ce l'avrei fatta.
Era un pensiero fisso, era un'attesa continua, straziante, che anche volendo non potevo mandar via, si trovava abbastanza bene dentro di me, lei e la sua amica ansia, quella si che è sempre presente, continuamente. Ormai ci ho fatto l'abitudine, tanto che le poche volte che non c'è o per lo meno si nasconde arriva anche a mancarmi.
Attorno a tutti questi brutti momenti ce ne sono stati altri dove il desiderio che questo sogno si realizzasse annebbiava tutti i brutti pensieri, dove fantasticavo e mi immergevo nell'immaginare come sarebbe stato, e lo faccio tutt'ora, perché la vera avventura deve ancora iniziare, ma almeno so che inizierà.
Quindi, lascia che ti dica una cosa, non sono
esperta su come controllare ansia, stress e paranoie, ma posso solo dirti di cercare di far prevalere nella tua mente sempre la speranza, perché se il tuo sogno è in grado di chiamarsi tale ha una forza che neanche ti immagini, ha il potere di trasformare ogni brutto pensiero in quei "ce la farò", che aiutano tanto.
Tengo a ribadire, se hai un sogno benvenuto nel club, vai, spacca tutto e realizzalo!

Sempre una pazza futura exchange in Finlandia, che di sogni ci vive.

13 febbraio 2016

Vi presento una pazza.


Ciao, tu, chiunque tu sia e benvenuto nel mio blog, beh buona fortuna, ti sei cacciato proprio in un bel guaio. Ti avviso posso essere insopportabile, strana, ma non mi offendo se mi chiami "pazza", tranquillo. Okay, rilassati, non sono proprio così, diciamo che sono felice, sto per realizzare il sogno della mia vita, diventerò un exchange Student in Finlandia, si lo so cosa stai pensando, a meno che tu non abbia fatto la mia stessa scelta, ti starai ancor di più convincendo che sia pazza.
Quasi dimenticavo, sono Eleonora, ho 16 anni e frequento la terza superiore al liceo delle scienze umane a Sassari, una città vicino alla mia, ah si,provengo da quella "sperduta" isola chiamata Sardegna. Dalla Sardegna alla Finlandia, c'è differenza. Okay, di sapere la mia biografia non te ne importerà molto, arriviamo al dunque, in questo post dovrei parlare un po' insomma della mia "storia", ovvero come sono diventata un'exchange, cercherò di non dilungarmi troppo.
Okay, non so se ricordate la pubblicità di Intercultura che andava in onda pressoché nel 2010? Si, ero alle elementari, tranquillo non racconterò ogni singolo anno fino ad oggi. Tornando a noi, che tu la ricorda o meno, parlava di intercultura, l'associazione che si occupa di organizzare viaggi nel mondo per ragazzi che vivranno in famiglie del luogo per un vario periodo, tre, sei o dieci mesi, insomma, parlava di come diventare un exchange student, ovvero uno studente di scambio. Diciamo che da quel momento mi sono innamorata dell'idea che anche io un giorno avrei potuto esserlo. Col passare degli anni questa idea era sempre con me, mi informavo, accumulavo e leggevo cataloghi di qualsiasi agenzia, si avvicinavano sempre di più gli anni in cui tutto questo poteva essere realizzabile e qua iniziarono i problemi. I costi erano molto elevati e a prescindere da ciò i miei non ne volevano sentir parlare minimamente. Scoprii che mio padre essendo dipendente statale e grazie all'inps potevo trascorrere due settimane all'estero in un college come vacanza studio, scelsi l'Inghilterra. Non mi dilungherò, sono state le settimane più belle della mia vita, dove ho conosciuto persone fantastiche che se mai leggeranno, ancora grazie.
L'idea di diventare exchange ancora c'era, vidi un bando, ero al settimo cielo si chiamava "HIGH SCHOOL PROGRAM" e erodeva delle borse di studio per diventare exchange student, okay era scaduto per le troppe domande, deluso vero? Immagina me. Iniziai a parlare ai miei genitori di questa idea, e NON SE NE PARLA PROPRIO! Facciamo un passo avanti, arriviamo allo scorso Novembre, vidi un post della pagina Facebook Inps, dove diceva che era uscito un nuovo bando, il nuovo HSP,ma con modalità diverse, si chiama PROGRAMMA ITACA. Non dissi nulla ai miei, perchè sapevo quale fosse il loro pensiero.
Un giorno l'irrazionalità prevalse sulla ragione, no, non ho ucciso nessuno e tanto meno rapinato qualcuno, decidi di presentare la domanda senza informarli di nulla.
Il tempo passava, iniziai a parlarne con la professoressa, e le chiesi di parlare di questo con mia madre ai prossimi colloqui, lei lo fece, ma per mia madre quelle parole non avevano alcun peso, non aveva capito. Tornai a casa dai colloqui e aprii l'argomento, che dirti, l'ennesima litigata, mia madre mi ignorava e mio padre non ne voleva sapere, lacrime, urla, alla fine confessai di aver fatto la domanda e mio padre quasi convinto che non ce l'avessi fatta disse "se vinci la borsa di studio ne potremo parlare",ma era solo per farmi star zitta.
Non so che successe, io lo chiamo il MIRACOLO, ma iniziarono a vedere questa esperienza in modo diverso, iniziarono persino a grosso modo ad interessarsi facendomi domande. Intanto entrai nel gruppo facebook con altri ragazzi che avevano partecipato conobbi Claudia, una ragazza che ora posso dirlo forte, sarà un exchange per sei mesi in America, è stata il mio punto di riferimento dall'inizio, messaggi, e chiamate, e poi arrivò quel fatidico 8 gennaio, uscì la gradutoria, ero 608 su circa 3000 domande e le borse di studio sono 860, sono presa pensai, no non era così, vi era un'altra graduatoria, altra ansia, tanta ansia, dovevo scegliere cosa fare, detto tra noi, lo sapevo bene, volevo fare un semestre in Finlandia, i miei un anno non mi lasciano, fosse per me avrei fatto un anno, sia chiaro.
In questo tempo, conobi un'altra ragazza, Veronica era sarda anche lei, era 606 e il suo sogno è quello di fare un anno in America, a no aspetta, lei farà un anno in America.
Iniziammo tutte e tre a legare, il come non lo dico perché se fino ad ora mi hai preso per pazza, così mi chiuderai proprio in psichiatria.
Comunque, iniziamo tutte e tre a parlare, e si, eravamo proprio uguali, mi capivano e le capivo, insomma parlavamo la stessa lingua, inps e il sogno di exchnage, ma molto altro.
Legai con altri ragazzi e aprimmo anche un blog, nell'attesa della verità.
Forse ti sei perso, allora ci troviamo esattamente al 12 febbraio, non dimenticherò mai questa data, venerdì 12 febbraio 2016, giorno della verità, uscirono i risultati, chiamai Veronica e Marco, entrai nel sito insp e cliccai il tasto, mi tappai gli occhi, SONO STATA PRESA,

E' successo proprio a me, una ragazza e un sogno, ce l'ho fatta, 42esima su 150 posti e 3000 persone ci sono riuscita, sono finalmente chi voglio essere.
Verrebbe da urlarlo al mondo, SONO UN EXCHANGE STUDENT, io proprio io, una semplice ragazza di un paesino di 25000 abitanti partirò questo agosto per la Finlandia e tornerò a Gennaio 2017, ancora non ci credo.
Mia madre appena ha avuto la possibilità di rivolgermi la parola, dopo tutte le urla di gioia ha detto "Dobbiamo comprare i pigiami caldi che c'è freddo",una frase stupida, ma sono state le parole più belle, come a dire che ha accettato l'idea. Felicità immensa.
Dai, ho quasi finito, fammi solo dire perchè ho deciso di aprire il blog, sono cose formali.
Ho deciso di aprire questo blog come "diario segreto" per me stessa, e per tutti coloro che come me e altri exchange students decidono di rischiare e volere di più dalla vita, perchè se ce l'ho fatta io, fidati ce la può fare chiunque.Prendilo come un libretto di istruzioni, un po' per ridere su delle figure che farò, perchè ne farò tantissime, contaci.
Spero di non averti annoiato, grazie di aver letto il libretto di istruzioni di una pazza futura exchange student in Finlandia. A presto.
"Ho semplicemente voluto di più dalla vita"
Kiitos.